Ferrovie romane sempre più inaffidabili, fra corse soppresse e disservizi di ogni tipo. È questa l’immagine preoccupante che emerge dal dossier Pendolaria 2021, il rapporto di Legambiente dedicato allo stato dei trasporti pubblici.
A fronte di un minore utilizzo in generale delle ferrovie, la seconda linea più frequentata del Lazio, la Roma Nord, è anche quella che riceve un ineluttabile cartellino rosso a causa del record di corse saltate. Sulla linea che da Piazzale Flaminio va verso Civita Castellana e Viterbo, nell’ultimo anno oltre 5000 treni soppressi con punte di 100 corse al giorno, più della metà delle tratte quotidiane totali.
Situazione negativa anche per la Roma Lido e la Termini Centocelle. La prima tratta ha perso addirittura il 45% dell’utenza, a causa di una progressiva sfiducia da parte dei passeggeri, mentre la seconda linea ha pagato la mancata riattivazione del servizio fino al capolinea di Giardinetti.
Ciò che allarma è la differenza netta fra i miglioramenti, nel tempo, delle linee regionali, e lo stato disastroso delle tre ferrovie romane. Una situazione, secondo Legambiente, imputabile ad una cattiva gestione da parte di ATAC, e per la quale auspica un rapido passaggio delle tratte nelle mani della Regione.