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Fiumi di droga dal Marocco per le piazze di spaccio di Roma: arrestati 14 narcotrafficanti

Fiumi di droga nascosti tra le cassette di verdura e trasportati dal Marocco per le piazze di spaccio della Capitale. Sono 14 i narcotrafficanti arrestati dalla Guardia di finanza: una strutturata gang che importava grandi quantitativi di droga – soprattutto hashish – dal Marocco attraverso la Spagna, fino a Roma.

A capo dell’organizzazione criminale, due uomini trentenni di origine calabrese, che insieme a un romano, che si occupava della parte logistica, si rivolgevano ad un vero e proprio broker” del narcotraffico, spesso in trasferta in Spagna.

Secondo quanto ricostruito dagli specialisti del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, i carichi di droga nascosti tra frutta e verdura arrivavano sui tir nelle sedi di due società romane di autotrasporti e commercio di materiali edili. I titolari infatti avevano messo a disposizione dietro pagamento spazi e attrezzature per le operazioni di scarico. La droga infine veniva smistata in vari luoghi   periodicamente cambiati: garage e appartamenti in condomini, ma anche in casa di un incensurato romano sorvegliata da due pitbull.

Durante le indagini sono stati sequestrati quasi 400 kg di hashish, oltre 120 di marijuana e circa 3 kg di cocaina, ma anche sofisticate attrezzature per allestire una serra indoor.

In un’occasione durante l’intervento dei Finanzieri, la marijuana è stata gettata negli scarichi domestici, causando l’ostruzione delle tubature di un intero palazzo. Dopo qualche ora, l’inquilino dell’appartamento di sotto ha contattato la caserma delle Fiamme Gialle per segnalare che dagli scarichi del proprio bagno usciva una strana sostanza verdastra.

Inoltre, le informazioni acquisite mediante le intercettazioni e i riscontri operati in loco dalla Guardia Civil spagnola hanno consentito di individuare e arrestare in Spagna, nel mese di marzo 2020, un latitante italiano, successivamente estradato in Italia.

Dagli approfondimenti svolti, infine, è emerso che 4 soggetti – oggi arrestati – percepivano, direttamente o in quanto inclusi nel nucleo familiare dei beneficiari, il reddito di cittadinanza”, motivo per cui saranno interessati gli uffici dell’I.N.P.S. per la sospensione/riduzione della misura di sostegno economico.