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Vaccini Lazio, attesa per le 32.760 dosi Pfizer. D’Amato: “Abbiamo scorte per due settimane”

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Prosegue senza sosta, nonostante i tagli e i ritardi del colosso americano Pfizer, l’attività di vaccinazione nel Lazio, dove sono oltre 115 mila le iniezioni effettuate. Ottomila sono over 80, anche se la somministrazione di massa per i circa 470mila ultraottantenni in regioni partirà il primo febbraio e si concluderà, si spera, in 6-8 settimane.

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Si spera perché, dopo l’illusione dei giorni scorsi, i contagi sono di nuovo in aumento. Ma soprattutto perché le continue giravolte della Pfizer “creano numerosi problemi organizzativi”. Ieri erano attese 32.760, ma la consegna è slittata a oggi. “Per il momento nessuna conseguenza, ma solo perché siamo stati bravi”, rivendica l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, che non nasconde però preoccupazioni per il futuro.

Grande adesione dei medici di base (ma mancano le dosi)

I medici di base avranno un ruolo primario nella somministrazione dei vaccini, che come detto partirà dal primo febbraio per gli over 80. Gli anziani, qualora non dovessero riuscire a prenotare l’appuntamento per il vaccino sul sito SaluteLazio.it (PrenotaVaccinoCovid), potranno rivolgersi direttamente ai medici di famiglia, che nel Lazio hanno aderito in tanti alla campagna, ma che lamentano anche le scarse quantità previste. Nei loro studi infatti, almeno nella prima fase, arriverà solo il farmaco Moderna e con il contagocce (dieci dosi al giorno per studio).