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Colleferro, il Comitato Residenti chiedono chiarezza sulla discarica

immagine di repertorio

Colleferro, il Comitato Residenti continua a interrogarsi sulle modalità e le motivazioni della chiusura colle Fagiolara, luogo simbolo delle lotte ambientali degli ultimi anni e sede dell’invaso di raccolta e smaltimento rifiuti gestito da Lazio Ambiente il cui stop ha aperto gli interrogativi:dove finiranno i rifiuti di Roma?

L’impianto di Trattamento meccanico-biologico di Collefagiolara era dedito alla trasformazione dell’indifferenziato in combustibile da rifiuto destinati ai termovalorizzatori, fos e residui secchi destinati allo smaltimento in discarica, con una raccolta di circa 1700 tonnellate al giorno di rifiuti della Città eterna.
La protesta per la chiusura di Colleferro, in riferimento al ruolo che la discarica ha a livello regionale ha spinto il comitato residenti a diramare una nota per chiede chiarezza sulle problematiche ambientali, sugli iter e gli atti di chiusura della struttura. Un’esigenza di trasparenza anche dei passaggi procedurali, e sul perchè, dopo un anno, l’invaso non è stato colmato, sulle ipotesi di una possibile riapertura. La Regione – prosegue la nota– sta valutando la possibilità di effettuare non più operazioni di smaltimento ma di recupero della FOS, attivando un Tavolocon Città Metropolitana e Arpa.
L’entusiasmo delle autorità locali, si ipotizza dalla missiva, legato alla “chiusura” non farebbe capo che all’obbligo di rispettare un adempimento contrattuale, concluso tra Regione, Lazio Ambiente spa e Comune.
Dopo un anno, dunque, ancora dubbi chiusura della discarica? Il Comune di Colleferro, chiede il comitato, dovrebbe garantire che non arriverà FOS rendendo pubblico l’atto regionale di chiusura finale del sito.