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Vaccino, Bassetti: “Apriamo alle farmacie e ai medici di famiglia.Siamo in ritardo subito gli anziani”

Intervenendo su Rete4, ospite di Nicola Porro, il noto direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, in merito alla rapidità della campagna vaccinale, ha lanciato un avvertimento secondo cui, una gran parte delle vaccinazioni debbono essere fatte entro. Diversamente, il tangibile rischio dell’arrivo di una terza ondata potrebbe compromettere il lavoro sin qui svolto.

Del resto, afferma preoccupato: ”La struttura commissariale fatta così com’è, ahimè, va poco lontano. Dobbiamo affidarci a chi è sul territorio”.

Bassetti: “Se non raggiungiamo i 300mila vaccini al giorno, almeno tuteliamo gli anziani, a rischio vita”

Secondo Bassetti infatti, poter pensare alla cosiddetta immunità di gregge – o quanto basta per mitigare il pericolo di contagi incontrollabili – significa,  di qui alla prossima estate, procedere con una media di circa 300mila vaccini al giorno. E vista la situazione attuale, onde scongiurare il peggio, ignoto infettivologo ha lanciato una proposta alternativa: dare sin da ora priorità alle fasce più deboli, in particolar modo alla popolazione dei più anziani, per ovvi motivi – e per incidenza – molto più a rischio vita.

Bassetti: “Non centralizziamo le vaccinazioni, ma serviamoci dei ‘collaboratori territoriali’…”

Tuttavia Bassetti è fiducioso circa il raggiungimento di una media giornaliera di inoculazioni, ma soltanto adottando una strategia cruciale: evitando che la maggior parte degli utenti siano costretti a spostarsi, intasando i centri dedicati, facendo invece riferimento ai presidi territoriali, presenti in ogni provincia del Paese: ”Dobbiamo evitare di centralizzare le vaccinazioni con una struttura unica che assume i medici, gli infermieri, gli assistenti sanitari. Mentre dovremmo lavorare su ciò che c’è già coinvolgendo nelle vaccinazioni, con accordi, le farmacie e i medici di famiglia, usando le caserme e affidando alle Regioni la gestione dell’eventuale personale in più che potrebbe arrivare”.

Max