Nel Lazio le scuole riapriranno lunedì 18 gennaio, con il 50% di didattica in presenza. Lo ha confermato oggi a Sky tg24 il presidente della Regione Nicola Zingaretti dopo la giornata di proteste che ieri ha visto centinaia di studenti in sit-in davanti a scuole, Prefettura, ministero dell’Istruzione e in Campidoglio.
“Stiamo spingendo per una campagna di tamponi prima della riapertura – ha detto Zingaretti – ma è un dato che a gennaio 2021 la curva dei contagi è ancora altissima. Tutti vogliamo tornare a scuola, non serve dividersi, ma non amo la demagogia di chi dice che è tutto semplice. Lunedì riapriremo nel Lazio, ma un margine di rischio c’è”.
L’ipotesi ventilata nei giorni scorsi di un ulteriore slittamento sul ritorno in classe ha portato questa mattina una rappresentanza del movimento “Priorità alla scuola” davanti alla Regione per chiedere di tornare a scuola subito, senza “perdere altro tempo”.
Se il ministro dell’istruzione Azzolina ha chiaramente detto che la Dad non funziona più, il governatore del Lazio difende la decisione di aver spostato di una settimana il ritorno in aula. “l’apertura in presenza – ha detto Zingaretti – porterà ad un ulteriore aumento della curva ed è probabile che presto molte aree torneranno in zona rossa”.
Sui problemi della didattica a distanza torna però anche il leader dell’Associazione presidi del Lazio. Per Rusconi nelle zone Sud ed Est di Roma, un terzo dei ragazzi si collega con internet a velocità lentissima. Criticità che arrivano al 50 per cento nei comuni intorno alla Capitale.
