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Maicon, dal tetto del mondo alla Serie D: così è arrivato al Sona

Sona, un piccolo Comune in provincia di Verona, è popolato da 18.000 anime. Tutte, o quasi, conoscono Maicon Douglas Sisenando, nessuno però poteva immaginare che uno dei terzini più forti della storia del calcio potesse giocare nella loro squadra. Almeno fino ad oggi, quando il brasiliano è atterrato a Roma, all’aeroporto di Fiumicino, prima di raggiungere Verona in macchina.

Dopo una carriera nell’élite del calcio mondiale Maicon riparte dalla serie D, proprio da Sona. L’ex terzino di Inter e Roma a 39 anni ha deciso di scrivere una nuova pagina della sua carriera. Non la più blasonata, ma di certo quella più pittoresca. Non sono stati i soldi a convincerlo, nemmeno la prospettiva di tornare ad alti livelli.

Maicon è da sempre legato all’Italia, i figli sono cresciuti tra Milano e Roma, per questo l’idea di tornare nel nostro paese lo ha convinto. Ci ha messo pochi giorni a dire sì alla proposta del direttore sportivo del club veronese, Claudio Ferrarese, che ora si gode i meriti del colpo del mercato invernale del calcio italiano.

Poco importa, infatti, che abbia quasi 40 anni, e che il suo nuovo stadio posso ospitare al massimo 3000 persone, Maicon è giù riuscito a catalizzare l’attenzione della stampa italiana e quella internazionale. Dopo l’ultima avventura in Brasile, al Villa Nova, il terzino riparte dall’Italia.

Lo fa insieme al figlio Felipe, 15 anni, anche lui tesserato con il Sona, nella categoria Juniores. “Ringrazio tutti gli italiani che mi hanno sempre rispettato”, sono state le prime parole di Maicon dopo il rientro in Italia. Dopo più di dieci ore di viaggio la voglia di parlare non era molta, ma a quello, come al solito, ci penserà il campo.