Home NOTIZIE CRONACA Roma, picchiavano e rapinavano prostitute sull’Ardeatina: arrestati 4 ragazzi

Roma, picchiavano e rapinavano prostitute sull’Ardeatina: arrestati 4 ragazzi

Gang di giovanissimi rapinava prostitute sull’Ardeatina: 4 ragazzi sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri di Pomezia. In manette, due in carcere e due ai domiciliari, sono finiti un 19enne di origini indiane e tre 18enni di Roma, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di rapina aggravata ai danni di due ragazze straniere che si prostituivano. Ad uno solo degli arrestati, viene contestato anche il reato di violenza sessuale aggravata.

Lo scorso giugno, i giovani – in due distinte circostanze, agendo sempre di notte e in gruppo – hanno avvicinato due ragazze di origini straniere che si prostituivano lungo via Ardeatina, colpendole con calci e pugni e minacciandole di morte per farsi consegnare la borsetta o direttamente il denaro, circa 300 euro.

A luglio il “branco”, con le stesse modalità, ha messo a segno la terza rapina, ai danni delle stesse vittime, a cui hanno sottratto circa 400 euro. In un caso, uno dei giovani rapinatori ha anche costretto una vittima a subire atti sessuali.

Le indagini dei Carabinieri della Stazione Roma Divino Amore hanno preso il via dalle denunce presentate dalle ragazze che hanno raccontato dettagliatamente quanto accaduto. Una prima identificazione è avvenuta quando i militari hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza di alcuni distributori automatici di bevande, posizionati in località Santa Palomba del comune di Pomezia, che erano stati depredati da alcuni giovani. Visionando i filmati e sottoponendoli alle vittime, le due ragazze hanno riconosciuto in quei fotogrammi i loro aguzzini.

Inoltre, la stessa notte dell’ultimo colpo messo a segno dalla banda a luglio, una pattuglia di Carabinieri aveva controllato alcuni giovani che, con atteggiamento sospetto, stavano camminando al buio lungo via Ardeatina. Alcuni di questi, sprovvisti di documenti, hanno fornito ai militari false generalità, mentre gli altri, identificati con certezza, sono poi risultati essere i protagonisti delle rapine.