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Polizia locale, Di Maggio saluta i vigili di Roma: “Esserci sempre. La città conta su di noi”

Ultimo giorno al Comando dei caschi bianchi romani per Antonio Di Maggio. Repressione di reati ambientali, serrato controllo dell’emergenza nomadi, numerosi colpi inferti a famiglie come Spada e Casamonica, passando per una vera e propria guerra agli abusi sulle concessioni balneari degli stabilimenti di Ostia. Il comandante operativo ha guadagnato così il soprannome di “vigile sceriffo”. In attesa che il Campidoglio dia l’annuncio ufficiale sul suo successore, Di Maggio saluta la Polizia locale di Roma Capitale con una lettera aperta. Ricordando ai colleghi che “la città conta su di noi. Dobbiamo esserci sempre, reattivi, attenti, capaci di interpretare le richieste che ci vengono rivolte e capaci di risolverle con tempestività ed efficacia. Vi invito – scrive Di Maggio – a tenere sempre a mente qual è il nostro ruolo, a dimenticare la frase ‘non è di mia competenza’, a prestare servizio e non a lavorare”.

Al posto del classico rinfresco, Di Maggio ha deciso di devolvere i soldi all’Ufficio Assistenza del Corpo ed al cappellano Massimo Cocci. “Rendo pubblico questo gesto – spiega il comandante – esclusivamente al fine di esortare tutti, in primo luogo i Dirigenti, a dar seguito a questa mia iniziativa. Auspico possa diventare ricorrente nel tempo, per aiutare le famiglie ed i figli degli appartenenti al Corpo che si trovano in difficoltà”.

Ugl: garantire efficienza e continuità

“Desideriamo esprimere la nostra stima e la nostra riconoscenza al Comandante Di Maggio per quanto saputo fare per il Corpo in questi anni e per aver saputo trasmettere operatività, entusiasmo e senso del servizio ai caschi bianchi romani”. Commenta il Coordinatore Romano dell’Ugl Marco Milani. “La trasformazione del Corpo, richiesta dai mutati contesti di sicurezza urbana e sociale – prosegue – peró non é ancora conclusa e difficili sfide attendono ancora la Polizia Locale di Roma Capitale. A partire dal nuovo ordinamento e dall’applicazione troppo spesso rinviata, della legge regionale in materia. Ci auspichiamo che l’amministrazione annunci quanto prima una figura all’altezza, in grado di garantire efficienza e continuità e che trovi al contempo una formula per non privarsi, dello straordinario bagaglio di capacita ed esperienza dimostrato dal dottor Antonio Di Maggio, la cui ‘vocazione’ sarebbe un peccato far finire in bacheca”.